Galileo fu costretto ad abiurare il sistema copernicano perchè aveva trovato il metodo per dimostrare, sulla base di osservazioni ed esperimenti, che quella teoria era presumibilmente vera, più vera della Tradizione, più vera delle Scritture. Paolini racconta che l'invenzione del cannocchiale è stata la vera svolta. E' un teatro che tiene avvinti, ma che educa, facendo ridere e pensare. Chi ha fatto il classico si ricorderò allora che la funzione del teatro nella polis greca era anche quella di educare, di condividere valori e pensieri della comunità, una funzione riflessiva. Mi è venuta nostalgia degli anni nei quali discutevamo di Platone e Aristotele, di Socrate e poi di Cartesio e Kant e Hegel e Nietzche. Erano gli anni nei quali leggevamo le tragedie, a volte anche in greco, di Eschilo ed Euripide. Un piccolo gruppo di amici: frequentavamo la stessa classe, studiavamo insieme e polemizzavamo spesso, come se certe idee ci riguardassero da vicino, come se non si trattasse soltanto di qualcosa da imparare, ma di argomenti che potevano decidere della nostra vita. Sono le idee che cambiano il mondo, sono le idee che plasmano il futuro. Ma le idee nascono in un contesto sociale, in un detrminato momento storico, nascono e vivono inosservate, come la proposta di Copernico, oppure diventano una rivoluzione, se associate ad un altro modo di osservare i fenomeni della natura. Nascono, si diffondono, sembrano scomparire, poi rimangono e risorgono. Forse Galileo non ha mai detto "Eppur si muove", ma questa frase ben rappresenta la capacità di un'idea di resistere.
Sarebbe bello che in tutte le scuole superiori si studiasse la Filosofia, sarebbe bello che il teatro fosse ancora il modo di una comunità di riflettere sui propri valori, sui progetti e sulle idee che ci appartengono. Come il teatro civile di Paolini.
Perchè non è vero che fare il classico non serve a niente. Invece se ogni scuola superiore stimolasse il senso critico ed il relativismo delle idee, che solo la storia della filosofia può insegnare e che naturalmente gli adolescenti perseguono, non ci ritroveremmo a combattere troppo spesso con banalizzazioni e semplificazioni pubblicitarie. I pensieri slogan crescono in menti unificate.
Il dubbio del metodo scientifico, così come la dialettica delle opere teatrali sono dei buoni antidoti.
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